Polo Museale Trani - Museo della Macchina per Scrivere - Fondazione S.E.C.A.

Informazioni Generali

Il Polo Museale (Palazzo Lodispoto XVII sec), è situato nell'incantevole piazza Duomo ed ospita il Museo Diocesano, il Museo della Macchina per Scrivere della Fondazione S.E.C.A. e l'Area Culturale.
Il piano interrato di Palazzo Lodispoto è dedicato all'imprenditore italiano, dalla poliedrica personalità, Adriano Olivetti: il percorso espositivo parte dalla prima macchina per scrivere creata nel 1911 dall’ingegner Camillo, padre nonché fondatore dell’azienda, per giungere nell’era di internet con i primi personal computer. All’interno di quest’esposizione è possibile apprezzare l'evoluzione meccanica ed estetica delle macchine per scrivere ed il passaggio alla macchina elettronica.
Sempre al piano interrato si colloca un originalissimo settore "Toys", macchine ideate per i più piccoli, realizzate interamente in latta con sistema di scrittura ad indice e creazioni in plastica più recenti.
Il primo piano, attraverso un vasto assortimento di modelli, racconta centocinquant'anni di storia dei sistemi di scrittura meccanica che ne testimoniano l'evoluzione: dalle macchine a battitura cieca a quelle con scrittura visibile, dalla prima portatile, alla prima elettrica a quella elettronica; sono circa 470 gli oggetti esposti nel Museo della Fondazione S.E.C.A., provenienti da tutto il mondo. Immancabili quanto di elevato valore storico, le macchine per non vedenti, anch'esse protagoniste, dalla prima con sistema di scrittura Braille fino alle più attuali di varia provenienza. La collezione prosegue con le macchine con tastiera cirillica, araba, ebraica, con caratteri giapponesi, fino ai modelli in uso alla Wermacht e alle SS durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il secondo piano accoglie i reperti riguardanti gli arcivescovi della diocesi: stemmi, epigrafi e lastre tombali ricoprono un periodo della storia diocesana tranese che parte dal XIV secolo d.C. per arrivare ai giorni nostri con il mezzo busto bronzeo di Monsignor Carata.
La struttura espositiva centrale custodisce il prezioso tesoro capitolare costituito da arredi sacri, argenti finemente lavorati e pregiate cartagloria. Nell'area centrale e sulle pareti circostanti sono esposti i reperti lapidei: frammenti di VI secolo d.C. provenienti dalla Basilica paleocristiana, dalla fabbrica medievale (teste di grifo di Nicolò Pisano, colonne in porfido, capitelli in alabastro) dalle modifiche cinquecentesche (Altare madonna delle Grazie) per giungere alla compagine barocca. Elemento di maggior pregio di questa sezione è il favoloso "Altarolo eburneo” del XIV secolo donato da Carlo D'Angiò al clero di Trani a seguito della sepoltura del figlio Filippo nella Cattedrale.
Infine in quattro salette espositive è esposta la ricca collezione archeologica Lillo-Rapisardi (VI secolo a.C.- II sec. d.C.) che comprende al suo interno sia resti di età neolitica - come selci, punte di lancia, elementi ornamentali e pesi da telaio sia di uso effettivo che votivo - che ceramica geometrica e subgeometrica dauna, ceramica sovradipinta policroma, ceramica acroma come anche ceramica a figure nere e a figure rosse di importazione sia attica che corinzia.
Il Polo Museale di Trani è, inoltre, un centro di attività che organizza eventi culturali - congressi, incontri, spettacoli teatrali, concerti, presentazione libri, mostre d'arte temporanee, proiezioni cinematografiche, pensati per offrire ai visitatori occasioni di approfondimento e coinvolgimento, per rendere la struttura interattiva.
Il Polo Museale ha al suo interno anche il bar e la libreria del museo, insieme alla corte, uno spazio di libera fruizione per poter sostare, connettersi ad internet, godere di un attimo di pace e interloquire.