Centro Didattico Bosco Angimbè

thumb_up 1533 likes
rate_review 31 Recensioni
favorite 42 preferiti
Centro Didattico Naturalistico Bosco Angimbè
91013 Calatafimi, Italia
phone
Clicca per mostrare il telefono
Richiesta di informazioni

Centro Didattico Bosco Angimbè Company Information

Informazioni Generali

CENTRO DIDATTICO NATURALISTICO BOSCO ANGIMBE’

Il Bosco di Angimbè risulta essere una delle zone boschive della Sicilia occidentale meglio conservatosi fino ad oggi. Caratterizzato da un ottimo stato di biodiversità sia da un punto di vista floristico che faunistico, esso si estende per una superficie pari a circa 213 ettari ed è un S.I.C. (Sito di Importanza Comunitaria) dato in gestione all’ Azienda Foreste Demaniali.
Esso ricade nel territorio del Comune di Calatafimi Segesta, in provincia di Trapani. Il piccolo centro urbano sorge là dove un tempo prosperò l’antica città “Acesta”, di cui parla lo scrittore Pietro Longo nei suoi “Ragionamenti istorici”, distinguendola dalla coeva “Egesta”, antico nome di Segesta. A dare il nome alla città fu, per alcuni, “Phimes”, nobile ed illustre agricoltore ricordato da Cicerone; per altri, invece, il nome sarebbe interamente arabo derivando da Eufemio, l’ufficiale al servizio di Bisanzio che secondo la tradizione favorì l’ingresso degli Arabi in Sicilia. Il paese si è guadagnato un posto nella Storia grazie alla battaglia, combattuta il 15 Maggio 1860 alle falde del Colle di Pianto Romano, tra le truppe Borboniche e l’esercito dei “Mille” guidato da G. Garibaldi.
Interamente compreso nell’ area delle alture interne del trapanese che degradano da settentrione verso meridione e da oriente verso occidente, il territorio comunale è perciò caratterizzato da una successione di basse e ondulate colline argillose rotta qua e là da isolati rilievi calcarei e animata dalle incisioni di una complessa rete idrografica i cui corsi d’acqua hanno lunghezza e bacini generalmente di modeste dimensioni, regime torrentizio, valli fluviali aperte. Chiuso a occidente dai rilievi di Monte Barbaro Piccolo (326 m s.l.m.), Monte Barbaro (431 m s.l.m.), Monte Pispisa (513 m s.l.m.), Monte Fontanelle o Pelato (496 m s.l.m.), ovvero della dorsale calcarea di Segesta che conferisce alla locale morfologia un’impronta fortemente irregolare, e quindi da Monte Domingo (429 m s.l.m.), Monte Bernardo (526 m s.l.m.), Poggio Roccione (586 m s.l.m.), Monte Calèmici (546 m s.l.m.), Colle dell’Ossario (421 m s.l.m.), Monte di Pietralunga (521 m s.l.m.), Cozzo Castelluzzi (547 m s.l.m.), Pizzo Seifila (506 m s.l.m.), Pizzo Falcone (387 m s.l.m.), tutti disposti ad anfiteatro in senso nord-est/sud-est, il territorio comunale è poi delimitato a nord-est da un tratto del Fiume Kàggera-Fiume Caldo e infine a est e a sud dalla quasi totalità del corso del Fiume Freddo.
L’etimologia “Angimbè” deriva dall’arabo e sta a sinificare “luogo benedetto da Dio”. Tale sito si trova in una valle ed è circondato da due grandi complessi montuosi: la Riserva Naturale di Monte Bonifato (Alcamo) e il Monte Inici (Castellammare del Golfo).
Dell’esistenza del Bosco si trovano alcuni cenni negli scritti che narrano della conquista della Sicilia da parte degli Arabi, ma in realtà, la sua storia si perde negli anni. Raramente infatti risulta essere menzionato nei testi antichi e le pochissime notizie giunte sino a noi risalgono all’acquisto di tutta l’area boschiva da parte degli Enriquez (Conti di Modica) dagli Aiutamicristo, avvenuta nel 1551. Da queste notizie si deduce che prima di allora il Bosco di Angimbè si estendeva verdeggiante su diversi cocuzzoli tra loro armonizzati in modo da formare una piccola catena che, dividendosi in tre versanti, dava luogo a diversi avvallamenti caratterizzati da esemplari monumentali di querce. Precedentemente esso infatti fu posseduto dai “Signori dello Stato” di Calatafimi che se ne servivano come riserva in cui cacciare il cinghiale. Il popolo, inoltre, grazie ad una serie di franchigie che compaiono per la prima volta nel diploma di “Grazie e Privilegi” concessi nel 1393 dai “Magnifici Conti di Peralta” alla Città di Calatafimi, poteva utilizzare tutte le risorse del bosco per usi personali. Si sa, inoltre, che lungo la strada che attraversava il bosco vi era un fabbricato, per uso masseria, chiamato il “Baglio” e che per le pratiche religiose del personale dipendente c’era una chiesetta, detta chiesa di Angimbè.
Si narra che una volta, durante il periodo iconoclasta, gli eretici distruggevano le sacre immagini, così gli abitanti di Calatafimi andarono a nascondere un meraviglioso trittico nel Bosco di Angimbè. Molti anni dopo quest’immagine sacra fu ritrovata e molta gente accorse per vederla sia da Calatafimi che da Alcamo. Ciò fu motivo di discordia in quanto entrambi volevano impossessarsene; il trittico così fu messo su una carrozza trasportata dai buoi che da soli, seguendo le strade del bosco, andarono ad inginocchiarsi là dove adesso sorge la Chiesa di Giubino.
In più, il piccolo paese è conosciuto a livello locale per la Festa religiosa in onore del “Santissimo Crocifisso”. Con periodicità di tre-cinque anni, infatti e nei giorni dall’1 al 3 Maggio, il popolo calatafimese si impegna nella realizzazione di una originale e dispendiosa festa al fine di celebrare i miracoli operati dal Crocifisso di legno, di autore ignoto, che negli ultimi giorni del Giugno del 1657, operò alcune prodigiose guarigioni.
Calatafimi è situata in una posizione alquanto strategica ed è facilmente raggiungibile. Essa, infatti, dista circa 80 km da Palermo e 40 km da Trapani. Da Palermo è raggiungibile percorrendo l’autostrada Palermo-Mazzara del Vallo con uscita o allo svincolo di Segesta o a quello di Alcamo Ovest. Da Trapani, invece, è opportuno percorrere la SS 113. Uscendo dallo svincolo di Segesta si può immediatamente godere della vista del Tempio di Segesta, straordinario sito archeologico conosciuto in tutto il mondo; uscendo dallo svincolo di Alcamo Ovest, invece, si passerà in prossimità delle Terme Segestane, famose per i benefici effetti che hanno sulla pelle e nella cura di alcune malattie del sistema respiratorio. Venendo da Trapani, invece, si potrà ammirare l’Ossario di Pianto Romano, un obelisco dedicato alla memoria dei soldati italiani che alla guida del grande condottiero Giuseppe Garibaldi si opposero alle truppe borboniche.
Dopo essere arrivati a Calatafimi Segesta il percorso da intraprendere per immergersi nella verdeggiante e fitta distesa boschiva è abbastanza intuitivo. Bisogna infatti continuare a percorrere la via maestra e seguire il cartello “Centro Didattico Bosco Angimbè”.

All’interno del Bosco di Angimbè, una sughereta estesa 213 ettari, a soli tre km dal centro abitato di Calatafimi Segesta sorge il Centro didattico naturalistico Bosco di Angimbè. Il centro è gestito dall’ associazione Bosco Angimbè. Si tratta di un’associazione onlus il cui fine è quello della valorizzazione, del rispetto e della conoscenza di questo biotopo, per certi aspetti unico della provincia di Trapani. Il Bosco di Angimbè custodisce buona parte della biodiversità siciliana, dalla flora alla fauna diversi sono gli endemismi che custodisce. All’interno del Centro saranno previsti seminari, incontri, presentazioni di libri e opere, corsi di micologia, escursioni guidate, il fine è quello di far conoscere ai giovani e non solo le nostre tradizioni, l’uso delle piante medicinali e il valore di un’area ancora incontaminata. L’area è altresì interessante anche per le famiglie, sono stati predisposti dei punti fuoco, giochi per bambini, pannellonistica lungo i vari sentieri del bosco, aree per riposo dei cavalli, punti per il birdwatching. All’interno sono presenti sedie, videoproiettori, computer, lavagne luminose, pannelli informativi e i bagni, anche per i diversamente abili. Il centro sarà aperto tutti i fine settimana dalle 9:00 alle 13:00 da Dicembre a Febbraio. il Centro può essere aperto anche in altri giorni ma solo su richiesta. In primavera ed in estate il centro sarò aperto anche durante la settimana. L’area sarà punto di incontro per scuole, boy-scout, per persone anziane e per gli escursionisti ma anche per studenti universitari che vorranno approfondire le conoscenze botaniche, l’area infatti custodisce oltre 700 specie botaniche e svariati vertebrati, dagli Anfibi ai Mammiferi. Tramite Facebook si potranno effettuare prenotazioni ma si potrà anche organizzare e proporre iniziative ed idee, il Centro Didattico-Naturalistico Bosco di Angimbè è un’area che appartiene a tutti, non deve essere un sistema chiuso ma uno spazio dove la gente possa trovare pace e benessere, lontano dall’inquinamento e dal rumore delle città.

Centro Didattico Naturalistico Bosco Angimbè Calatafimi

Orari di apertura
Numero di telefono
+393928695868
Linki
Account Social
Parole chiave
centro didattico

Centro Didattico Bosco Angimbè Reviews & Ratings

How do you rate this company?

Are you the owner of this company? If so, do not lose the opportunity to update your company's profile, add products, offers and higher position in search engines.

Una pagina simile per la tua azienda? Make sure everyone can find you and your offer. Create your dedicated company page on Yoys - it's simply and easy!
Aggiungi la tua azienda