Taverna dei Briganti

Informazioni Generali

Il 25 agosto 2003 è stata costituita l’associazione "I Briganti", quel giorno, alcune sere prima ed alcune cene prima, Bartolini Silvio (Bartulen), Becchetti Carlo (doc Charlie), Ceccagnoli Spartaco (Cannone), Conti Giampaolo (Papo), Corbucci Stefano (Bucci), Duranti Francesco (Barra), Pucci Giorgio (Giò), Tosti Paolo (Pistulino), si riunivano per dare ufficialmente consistenza ad un sodalizio che fin dal 2001 operava nell’ambito della rievocazione storica che nel tempo è divenuta la Fratta dell’Ottocento.

Da quel giorno sono passati anni, l’Associazione ha perso dei pezzi, ma ne ha acquisiti tanti altri valorizzando tutte le sue risorse, con l’ingresso dei tanti nuovi soci, Briganti e Brigantesse che hanno portato tante belle nuove idee che nel tempo si sono concretizzate; così è nata la Casina del Piacere nello studio del pittore Antonio Renzini “maestro Lello”, con il gruppo delle operatrici nei rapporti di interazione di genere maschile/femminile (le zoccole del bordello), il gruppo dei cantori di recente ribattezzato "I Briganti de la Fratta", la Brigata di cucina che oggi può avvalersi di strumentazioni efficaci ed efficienti che non sono neanche paragonabili ai “foconi” che utilizzavamo i primi anni. Quindi, in ordine di tempo, l’acquisizione della nuova sede (di cui non ringrazieremo mai abbastanza Angelica, Gabriella e Lorenzo) dove i ragazzacci (e le ragazze) di via Spunta danno vita alle loro performance. Non voglio certamente dimenticare la vena artistica che anima le rappresentazioni che si mettono in scena, grazie all’Argento Vivo che anima ed indirizza artisticamente briganti e brigantesse. Da ultimi, perché ultimi arrivati in ragion dell’anagrafe, una particolare menzione ai Brigantini, alcuni dei quali ormai in procinto di divenire Briganti, all’inizio di questa avventura, venivano nel vicolo appena scesi dal carrozzino.

Il resto è storia di oggi I Briganti sono impegnati nel presidio del vicolo, nelle visite agli anziani della residenza Balducci, nella costante presenza a feste e banchetti, nell’animazione di feste popolari fuori e dentro la regione, nel vivere e nel far vivere la nostra realtà mettendoci a disposizione di tutti coloro che ce lo chiedono.

Che dire siamo qua, con un occhio al passato, quando si concretizza nell’attenzione alla triste storia dei briganti e della sanguinosa Questione Meridionale, con una particolare attenzione al recupero e alla valorizzazione delle nostre tradizioni (dalla cucina alla musica popolare), ma con lo sguardo rivolto al futuro perché il sano spirito che ci anima ci fa divertire per divertirvi, ci fa essere caustici e piccanti come i nostri stornelli, ci fa essere ironici ma seri, irriverenti quanto basta quando vogliamo dire qualcosa con i nostri ormai proverbiali SCHERZI.

I Briganti ci sono, sono in via Spunta.