Prometeo

Informazioni Generali

Nata nel 1999 si occupa da sempre in maniera qualificata di strategie di politica industriale e di sviluppo locale, attraverso l’utilizzo dei fondi europei ed utilizzando sempre l’innovazione ed il cambiamento come parole d’ordine del suo successo.

Nel tempo il management e la proprietà hanno ampliato il raggio d’azione verso tematiche sinergiche e complementari, come la consulenza ed i servizi per l’internazionalizzazione, la consulenza per la comunicazione, il project management ed il marketing aziendale.

Con un fatturato di network pari 2,5 milioni di euro in media negli ultimi 5 anni, l’azienda ha prodotto lavoro mediamente negli ultimi 5 un indotto anni 20 per una ventina di qualificati professionisti, oltre ad un importante indotto di network consolidato in 17 anni di esperienza.
La programmazione negoziata, l’animazione territoriale e la grande esperienza sulle tematiche relative all’agenda urbana, ai distretti industriali e produttivi e le attività svolte relativamente ai poli d’innovazione, hanno permesso nel tempo alla società di uscire da un mercato regionale e aprirsi al mercato nazionale della consulenza specifica.

Nel 2009 la proprietà ha deciso di investire per formare il proprio team verso la consulenza tecnologica su tematiche di frontiera quali l’open data,i big data e l’iot, che ha accelerato nell’era della digitaltransformation il cambiamento culturale già in atto in azienda, riposizionando l’impresa verso un modello di business orientato a costruire con i propri clienti ed i propri partner strategie, un’alleanza strategica per anticipare le sfide competitive dell’economia dei nostri giorni.

Nel 2011 la Prometeo forte della propria esperienza nello studio di modelli di governance per i sistemi produttivi locali, si è specializzata su uno degli strumenti di frontiera di politica industriale quale il contrattodi rete e delle reti d’impresa, coordinando con altri partner nazionali la realizzazione della piattaforma tecnologica di cui è proprietaria “www.officinadellereti”.
Quest’ultima è stata in questi anni riferimento scientifico e di assistenza tecnica di diversi attori quali camere di commercio, banche, università, ordini professionali ed imprese rispetto all’utilizzo ed all’evoluzione dello strumento del contratto di rete ed oggi è impegnata per riposizionare la propria mission alla luce della quarta rivoluzione industriale.
Quest’ultima è talmente dirompente che non esiste alcun settore economico in cui qualsiasi vantaggio competitivo sia a ripari da stravolgimenti tali, da non invertire solo i paradigmi di competitività, ma addirittura gli stessi mercati di riferimento.

Le sfide dei grandi ed ancor di più dei piccoli player di mercato oggi si decidono su strategie di innovazione intelligenti e sempre più cross tra tutti i settori produttivi, in grado non solo di rispondere ad un bisogno di mercato ma crearne nuovi mercati e nuovi fabbisogni.
Alcuni leader dell’economia mondiale sono nati da meno di dieci anni, le produzioni ed i loro processi risiedono in filiere fluide, internazionali ed in continua evoluzione, nelle quali l’IOT ed i Big data sono in grado di evolvere velocemente i paradigmi produttivi, in questo quadro i cluster tecnologici, le reti e gli innovationHub, devono divenire luoghi fisici e virtuali dove la filiera si completa, si incontra e si evolve.
In una società sempre più liquida e con nuovi bisogni che genera nuove economie, la vera sfida è interpretare il cambiamento, trovare nuove soluzioni a nuovi bisogni, presidierà il futuro chi sarà in grado di suscitare una latente domanda di innovazione sia per il pubblico che per il privato, che sono parte fondante di un unico ecosistema.
La nuova programmazione comunitaria immaginata in maniera speculare ad un modello, ad una vision ed un posizionamento strategico dell’Europa ha velocizzato questo cambiamento, il PCP e le PPP sono le vere sfide su cui si misura la capacity building di tutti gli attori dello sviluppo e non solo dei policy maker.

La tensione evolutiva della quarta rivoluzione industriale, necessità di una visione fluida, circolare in cui la capacità di pensare sempre nuove strategie di innovazione e di competizione sono il vero valore da offrire al mercato.

Divenire abilitatori di sistema, rendere interoperabili sistemi diversi tra all’interno di una stessa filiere, tra filiere ed addirittura tra pubblico e privato è il valore aggiunto su cui Prometeo vuole costruire il proprio riposizionamento competitivo.
La capacità di costruire alleanze, percorsi e soluzioni performanti in una logica win-win per tutti gli attori dell’ecosistema è la sfida che la Prometeo assume per il proprio sviluppo.

L’arena competitiva è evidentemente più ampia, ma questo modello offre un vantaggio competitivo unico nel suo genere in quanto pone sempre un elemento aggiuntivo ulteriore rispetto al competitor puntuale per il singolo segmento dell’ecosistema.

La Prometeo si pone come l’ultimo miglio che spesso manca alle imprese innovative per il close-to-market, o che serve ai policy maker per attuare e declinare in maniera puntuale e performante politiche di sviluppo.
Questo è lo spazio di mercato che ha l’ambizione di coprire la Prometeo del futuro.
Una business consulting così evoluta, che ha nel proprio network P.A.L.,P.A., grandi aziende multinazionali, università,centri di ricerca, venture capital, fondi istituzionali, investitori, territori, PMI, organismi intermedi e relazioni internazionali rappresenta uno straordinario ecosistema nel quale testare nuovi progetti di mercato capaci di assumere intrinseche valorizzazioni per tutti gli attori coinvolti.
Il team di manager dell’azienda svolgerà un ruolo di manager dell’innovazione diffusa capace di attrarre un club deal a geometrie variabili.
A riguardo la parte più ambiziosa è codificare azioni di stimolo e programmi e progetti pilota di API economy, che abilitino nuovi servizi per nuovi mercati ed al tempo stesso siano in grado di essere un DSS che guidi il policy maker a rendere le proprie strategie immediatamente performanti nei territori e nella microeconomia del paese.