Le Giornate del Cinema Muto

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Piazza XX Settembre
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Le Giornate del Cinema Muto Company Information

Informazioni Generali

Nate nel 1982 dalla collaborazione tra la Cineteca del Friuli di Gemona e Cinemazero di Pordenone, le Giornate del Cinema Muto si sono affermate come la principale manifestazione internazionale dedicata alla conservazione, alla diffusione e allo studio dei primi trent’anni di cinema.

La prima retrospettiva, sul comico francese Max Linder, fu organizzata come un vero e proprio omaggio d’amore, con un budget poverissimo e un pubblico di pochi esperti. Oggi, parecchie centinaia di studiosi, archivisti, collezionisti, giornalisti, studenti e appassionati, arrivano in Friuli ogni anno ad ottobre per una settimana di maratona cinematografica.

Dal 1985 al 1998 le Giornate si sono svolte al Cinema Verdi di Pordenone, una sala risalente all’era gloriosa del cinema italiano del dopoguerra. A seguito della decisione delle autorità locali di demolirla, nel 1999 le Giornate si sono spostate allo Zancanaro di Sacile (15 km da Pordenone), un teatro che ha ospitato proiezioni fin dal 1911 e che, dietro la storica facciata, è dotato di una sala moderna e ben equipaggiata. Nell’ottobre 2007 il festival è tornato a Pordenone e nel nuovo Teatro Verdi.

Da quando esistono, le Giornate si sono occupate di ogni aspetto della storia del cinema muto, dalle classiche produzioni hollywoodiane ai cartoni animati, dall’avanguardia europea alla cinematografia di paesi in via di sviluppo, e spesso si sono avventurate in territori inesplorati. “Queste riscoperte”, come scrivono Kristin Thompson e David Bordwell in Film History: An Introduction, “hanno rivoluzionato lo studio del cinema muto... Le Giornate hanno aiutato a capire meglio quanto siano importanti la conservazione e la disponibilità dei film prodotti nei primi anni per la nostra conoscenza della storia del cinema.”

Uno degli obiettivi della manifestazione è sempre stato quello di stimolare il lavoro di recupero e salvaguardia del patrimonio cinematografico delle cineteche, che è il compito vitale a cui queste sono chiamate. Grazie alla numerosa presenza di esperti del settore, per i quali il festival rappresenta un punto d’incontro e un’occasione per discutere e scambiarsi informazioni, film perduti sono stati ritrovati, film senza titolo sono stati identificati e importanti progetti di restauro sono stati avviati.

Oltre alla qualità delle proiezioni, punto d’onore delle Giornate sono gli accompagnamenti musicali. Durante tutto il festival, un gruppo di pianisti, tra i più quotati specialisti a livello mondiale, suona, improvvisando, musiche originali o contemporanee, e negli eventi speciali si esibiscono gruppi musicali o intere orchestre. Le lezioni di accompagnamento ai film tenute quotidianamente dai musicisti delle Giornate rappresentano un’ulteriore testimonianza dell’importanza che il festival attribuisce alla musica.

Un’altra iniziativa che ormai è parte integrante del festival è il Collegium: “dialoghi” quotidiani in cui i giovani partecipanti siedono accanto e discutono informalmente con specialisti, storici, ricercatori di fama e responsabili di cineteche su temi legati al programma o alla conservazione cinematografica.

Nel corso delle Giornate viene consegnato il Premio Jean Mitry a personalità e istituzioni per il loro contributo alla conservazione, allo studio e alla diffusione del cinema muto.

La fama delle Giornate è legata anche alle pubblicazioni: libri, cataloghi e brochure, molti dei quali sono considerati lavori di riferimento importanti nel campo del cinema muto.

Le Giornate del Cinema Muto sono un’associazione no-profit presieduta da Livio Jacob. Il direttore artistico, dal 1997, è David Robinson. Gli altri componenti del Consiglio direttivo sono Paolo Cherchi Usai, Lorenzo Codelli, Piero Colussi, Luciano De Giusti, Carlo Montanaro, Piera Patat.

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Created in 1982 as a collaborative effort between La Cineteca del Friuli in Gemona and the Cinemazero filmclub in Pordenone, the Giornate del Cinema Muto, aka Pordenone Silent Film Festival, has established itself as the leading international event dedicated to the preservation, diffusion, and study of the first thirty years of cinema.

The first retrospective, focussing on French comedian Max Linder, was organized as a true labor of love, with a shoestring budget and an audience of eight patrons. Today, the screenings are attended by several hundreds of people from across the world, ranging from academics, archivists and critics to private enthusiasts and collectors, who gather for a weekly marathon of screenings.

From 1985 to 1998, the festival’s venue was the Cinema Verdi in Pordenone, a picture palace from the great post-war era of Italian cinema-going. Following the local authorities’ decision to demolish the Verdi, in 1999 the Giornate moved to the Teatro Zancanaro in Sacile (15 km from Pordenone), a well-equipped modern auditorium behind the older facade of a theatre which has been presenting films since 1911. In October 2007 the festival moved back to Pordenone and to the new Verdi theatre.

Since its inception, the Pordenone Silent Film Festival has covered all aspects of early film history, ranging from the classical Hollywood cinema to avant-garde and animation. “These gatherings,” write Kristin Thompson and David Bordwell in Film History: An Introduction, “have revolutionized the study of silent cinema... The Silent Film Festival has helped emphasize how crucial the preservation and availability of early films are to our knowledge of cinema history.”

Over the years of its existence, the festival has stimulated and assisted the process of recovering and restoring the film heritage, which is the vital role of the world’s film archives. Thanks to the extraordinary periodic meeting of expertise at the Giornate, lost films have been rediscovered, orphan reels have been identified, and chance personal encounters have led to restoration projects.

The quality of film presentation is enhanced by the music performed for each program. A staff of highly specialised pianists from different countries play improvised, original or contemporary music throughout the festival, while groups and full orchestras perform on special musical events. Daily lessons for aspiring silent film accompanists given by the Giornate's musicians - also testify to the importance of music to the festival.

Another annual festival feature is the Collegium, where twelve young people sit down with groups of experts in various fields of the study and techniques of film history and conservation.

An annual prize, the Jean Mitry Award, is given every year to scholars and archivists in recognition of their work in preserving, interpreting and promoting the silent film heritage.

The current prestige of the Silent Film Festival derives also from its books, programs and brochures, many of which are regarded today as basic reference works in the field.

The Pordenone Silent Film Festival is a non-profit association, whose president is Livio Jacob. The director (appointed in 1997) is David Robinson. The other members of the festival board are Paolo Cherchi Usai, Lorenzo Codelli, Piero Colussi, Luciano De Giusti, Carlo Montanaro, Piera Patat.

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centro culturale, festival

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