Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie - Sezione di Rovigo

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Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie - Sezione di Rovigo Company Information

Informazioni Generali

Il 15 giugno 1929 venne inaugurato a Padova l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie su iniziativa delle province del Triveneto, che vollero istituire un centro a indirizzo scientifico-sperimentale di supporto alla zootecnia del territorio.

1929
Il 15 giugno nasce la Stazione Sperimentale delle Tre Venezie, in via G. Orus alla periferia di Padova, per iniziativa delle Province di Belluno, Bolzano, Fiume, Padova, Pola, Rovigo, Trento, Treviso e Vicenza. In seguito aderiscono Verona nel 1929, Trieste e Venezia nel 1931, Udine nel 1932, Gorizia nel 1937, Ferrara nel 1950. Primo direttore è Plinio Carlo Bardelli. Fra le prime attività dell’Istituto vi sono la diagnostica delle malattie che colpiscono il bestiame, la ricerca sperimentale, la didattica e la divulgazione tecnico-scientifica, con l’obiettivo di rispondere alle esigenze del territorio.

1935
Con l’Aggregazione morale dell’Università di Padova vengono riconosciuti e confermati i rapporti di collaborazione con l’IZSVe in campo culturale e scientifico.

1941
Comincia la produzione del vaccino contro le epidemie di afta nelle popolazioni bovine. La produzione del vaccino proseguirà per cinquant’anni fino al 1991, data della sua sospensione, in seguito all’emanazione di normative comunitarie per il controllo della malattia. Partono le attività di batteriologia degli alimenti, che negli anni diventeranno centrali nell’ambito della sicurezza alimentare.

1950
Viene costituito il Centro Tori, struttura specificamente dedicata alla fecondazione artificiale per bovine, come mezzo di risanamento e profilassi della sterilità infettiva. Fra le prime aree specialistiche sviluppate nel dopoguerra si segnalano la patologia aviare, la virologia e la sierologia.

1958
Terminano i lavori di ampliamento nella sede centrale: sono allestiti i nuovi laboratori per la ricerca nel campo della virologia, per la coltivazione dei tessuti e la produzione dei vaccini.

1950-1967
Nascono le strutture diagnostiche periferiche: Udine (1950), Verona (1950), Belluno (1955), San Donà di Piave (1955), Vicenza (1956), Adria (1956), Treviso (1956), Bolzano (1957), Trento (1960), Pordenone (1967). Alla crescente attenzione da parte dell’IZSVe verso il territorio si affianca un nuovo interesse anche verso specie minori come conigli e fauna selvatica, e attività speciali fra cui apicoltura, rabbia silvestre, trattamenti illeciti nei bovini da carne.

1960
Nel contesto del generale progresso tecnologico e produttivo, l’Istituto conosce un periodo di grande innovazione tecnica e metodologica, soprattutto nei campi della ricerca virologica, della prevenzione e della cura delle malattie infettive in ambito zootecnico

1970
La legge 503/70 di riordino degli Istituti Zooprofilattici segna il nuovo corso della storia degli Istituti, raccolti ora sotto la sanità pubblica nazionale. In questo periodo si assiste ad un forte sviluppo del sistema agroindustriale e a un parallelo aumento delle conoscenze scientifiche. L’IZSVe avvia un’intensa fase di riqualificazione delle proprie attività con i laboratori di chimica, di batteriologia e di virologia.

1980
Grazie al consolidamento dei laboratori, l’attività di ricerca comincia ad affermarsi in modo significativo.

1990
La Regione del Veneto istituisce presso l’IZSVe il Centro Epidemiologico Regionale del Veneto (CREV).

1993
Con il d.lgs 270/1993 di riordino degli Istituti Zooprofilattici, l’IZSVe ridefinisce assetti aziendali, compiti e funzioni. Il decreto recepisce due elementi fondamentali della riforma del Sistema sanitario nazionale, ovvero il forte decentramento delle competenze a favore delle regioni e il processo di aziendalizzazione delle strutture sanitarie pubbliche.

1999-2005
Le epidemie di influenza aviaria che interessano il Veneto occidentale, in particolare la provincia di Verona, danno un forte impulso alla ricerca e rilanciano l’IZSVe sullo scenario internazionale, con numerosi riconoscimenti per l’eccellenza raggiunta.
Nel 2005 l’Istituto avvia l’Unità operativa Vettori, dedicata alla ricerca e alla sorveglianza entomologica delle malattie trasmesse da vettori con impatto sulla salute animale e umana, prestando inoltre servizio di supporto alle aziende sanitarie e ai cittadini per l’identificazione e gestione di artropodi infestanti degli ambienti e degli alimenti.

2006
Riorganizzazione dell’IZSVe: con il nuovo assetto interno vengono rilanciate le attività di servizio e di ricerca scientifica, orientate sempre più verso tematiche sanitarie di rilevanza internazionale.

2009
Nuove malattie e tutela della salute pubblica: l’IZSVe lancia la sfida ai grandi temi sanitari della globalizzazione. Con il rafforzamento del rapporto con il territorio (enti istituzionali, categorie produttive, consumatori, ecc.), l’Istituto intende agire da protagonista sullo scenario nazionale e internazionale per garantire un’adeguata tutela della salute pubblica globale e soddisfare i nuovi bisogni provenienti da un territorio in continua evoluzione.

Viale dell'Università 10 Legnaro

Orari di apertura
Monday:
08:00 - 13:15
Martedì:
08:00 - 13:15
Mercoledì:
08:00 - 13:15
Giovedì:
08:00 - 13:15
Venerdì:
08:00 - 13:15
Numero di telefono
+39042621841
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Parole chiave
dipartimento della sanità pubblica

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