Arredamenti Colombo di Andrea Colombo & C. s.a.s.

Informazioni Generali

"La nostra famiglia ha origini milanesi, e si è sempre dedicata all’artigianato: infatti, nella seconda metà dell’ 800, iniziò a produrre artigianalmente materassi e poltrone. Per quanto riguarda l'avvio della nostra attività dobbiamo dire grazie a nonno Giuseppe, che aveva una spiccata mentalità imprenditoriale e creativa. Infatti, in quegli anni, decise di aprire un negozio di arredamenti a Milano, in via Spontini. Qui iniziarono a lavorarci anche i suoi figli, ovvero mio papà e i miei zii. Poi, siccome ormai anche loro dovevano sistemarsi, il trisnonno Giuseppe aprì altri due negozi, sempre a Milano: uno gestito dal nostro zio Italo in Piazza Lima, chiamato “Italmobili”, e l’altro gestito dallo zio Lorenzo, in Via Pecchio. Lo zio Italo, inoltre, a quei tempi fu il presidente dei mobilieri di Milano. La nostra famiglia, attorno agli ’20, era solita venire in vacanza qua sul Lago, cosicché il nostro nonno Giuseppe avviò altri due negozi: uno a Intra, gestito dallo zio Berto, e uno a Cannobio, gestito dal mio papà, che anche lui si chiamava Giuseppe. Bene, diciamo quindi che da qui nasce la nostra storia come Arredamenti Colombo a Cannobio. Da quando ebbi all’incirca 13 anni, il mio papà mi mandò in Brianza per imparare a fare i mobili; ci lavorai fino a 20 anni e in diverse aziende. Intanto in quegli anni i nostri zii esposero alla Fiera del Mobile di Milano e nel sagrato del Duomo, dove io ogni tanto andavo ad aiutarli. Quindi, più o meno a vent’anni, tornai a lavorare a Cannobio. I primi tempi facevamo camere, buffet, tavoli, soggiorni e cucine; tutto molto rudimentale, come andava a quei tempi. Negli anni ci siamo spostati in diversi negozi, migliorando man mano le lavorazioni ed i prodotti; grazie anche al grosso aiuto della mia mamma Teresa e di mia moglie Giovanna, abbiamo sempre cercato di offrire un’ottima qualità. Ora tutto è in mano ai miei figli, Luca e Andrea,ed in quelle delle rispettive mogli, Sibilla e Rosi che rappresentano ormai la quarta generazione."

Italo Colombo